Questo post nasce a seguito della lettera pubblicata su AostaOggi con la quale la mamma di un bambino con autismo lamentava il fatto che il Comune di Aosta quest’anno, a differenza degli anni passati, non organizza centri estivi in città (la lettera potete leggere qui).
A seguito di questa lettera il Comune di Aosta ha pubblicato il comunicato stampa per difendere la propria posizione (lo potete leggere qui).
La casa di sabbia Onlus da diversi anni sensibilizza rispetto all’inclusione dei bambini e ragazzi con disabilità nelle attività ludico-ricreative durante l’estate e la necessità di prevedere le risorse umane e economiche per l’inclusione perché l’inclusione non è gratuita!
Con i documenti alla mano (delibere del Comune di Aosta del 2021 e del 2022 e il provvedimento dirigenziale regionale sul voucher di conciliazione che è stato richiamato dal Comune di Aosta nel comunicato stampa) abbiamo deciso di scrivere per spiegare, soprattutto ai decisori politici e tecnici perché i centri estivi pubblici sono importanti per la collettività e soprattutto per i bambini con disabilità. Perché il sistema di voucher per come è ideato dal Comune e dalla Regione non può funzionare e non può essere una risposta ai bisogni speciali dei bambini con disabilità.
Dalla deliberazione di Giunta del Comune di Aosta n. 42 del 17 marzo 2022 risulta che i centri estivi come sono stati organizzati negli ultimi anni non faranno più parte del pacchetto dei servizi integrati (Refezione, Pulizia e Servizi accessori, Servizi ludico educativi e Trasporto e Mobilità per le scuole di infanzia, primarie e secondarie di 1° grado del Comune di Aosta).
Per i centri estivi del 2022 il Comune propone un nuovo modello “innovativo” che prevede
- un’offerta ludico – ricreativa fuori dal Comune di Aosta (per quest’anno sono state proposte due settimane presso la colonia a Pinarella di Cervia);
- un voucher per rimborsare in parte (a seconda dell’ISEE) i servizi privati già presenti sul territorio.
Rispetto agli anni precedenti con questa nuova misura le famiglie con i figli con disabilità risultano fortemente penalizzate e escluse dall’offerta innovativa.
Da un lato è difficile che un bambino con disabilità possa andare in colonia da solo anche se accompagnato da un educatore, questo perché ogni disabilità ha le sue esigenze, bisogni speciali e spesso non è possibile affidarli agli operatori conosciuti all’ultimo come può avvenire per i bambini senza difficoltà.
Il voucher per rimborsare in parte i servizi privati presenti sul territorio che il Comune di Aosta propone non è dedicato ai bambini e alle bambine con disabilità, ma a tutti coloro che presentano la richiesta e riescono ad entrare nella graduatoria stilata dal Comune, graduatoria che dà la priorità a famiglie con entrambi i genitori che lavorano o a famiglie monoparentali. Il voucher inoltre è solo per la frequenza dei centri estivi privati e nulla si dice rispetto ai bisogni speciali che i bambini con disabilità hanno per poter frequentare un centro estivo e quindi avere un educatore dedicato.
Il voucher, a seconda dell’ISEE, ha un valore che va dai 300 euro ai 100 euro per contribuire a pagare 4 settimane (quindi dai 75 ai 25 euro a settimana).
Nel comunicato stampa divulgato dal Comune si parla anche di “15mila euro per contributi rivolti nello specifico ai minori con disabilità «in modo tale da permettere il rinforzo del personale educativo-assistenziale necessario alla loro accoglienza»”. Di questa misura però non abbiamo trovato la deliberazione della Giunta sul sito del Comune e quindi più di tanto non possiamo esprimerci soprattutto per quanto riguarda le modalità di accesso. Tuttavia notiamo che la delibera che nel 2021 approvava l’organizzazione di centri estivi stanziava ben 51.000,00 euro per l’assistenza 1 a 1 nei centri estivi, quindi un importo ben superiore rispetto ai 15.000 di quest’anno.
Centro estivo pubblico e privato
Erogare alle famiglie il voucher per frequentare i centri estivi privati organizzati sul territorio dai diversi enti è sicuramente più semplice per il Comune, ma esclude di fatto dalla frequenza molti bambini e ragazzi con disabilità che necessitano di assistenza educativa personalizzata. Questo perché gli enti privati che organizzano i centri estivi, che siano associazioni, società o cooperative, non riescono a farsi carico degli educatori aggiuntivi che hanno un costo per ogni settimana dai 600 a 800 euro.
Una famiglia con un figlio con disabilità potrà accedere quindi al voucher del Comune di Aosta per ottenere tra 300 e 100 euro di rimborso sui 600 pagati (150 euro sono una media per una settimana di centro estivo ad Aosta) per la frequenza, ma le risorse per l’educatore che per quattro settimane ammontano a più di 2000 euro come potrà sostenerle? I 15.000 euro stanziati per gli educatori come sono gestiti, come si accede? La famiglia deve sempre anticipare le risorse?
Non è neanche corretto rimandare le famiglie verso la misura di sostegno delle politiche del lavoro ideata per quest’anno dall’Assessorato attività produttive e politiche del lavoro. Non si tratta di una misura di sostegno per tutte le famiglie ma un voucher per le famiglie residenti in Valle d’Aosta dove almeno un genitore lavora oppure è in ricerca del lavoro. Il voucher ammonta a 2.000 euro e prevede il rimborso di servizi di conciliazione (educatori dedicati inclusi), ma le risorse sono limitate (200.000 euro per tutte le famiglie sul territorio regionale, quindi circa 100 voucher di fronte a circa 450 bambini e ragazzi con disabilità) e vanno anticipate dalle famiglie per acquistare i servizi sul territorio.
Ci sono più questioni che riguardano i voucher che vanno rimborsati alle famiglie per la fruizione dei centri estivi privati rispetto ai servizi organizzati dagli enti pubblici. La famiglia deve trovare, organizzare e pagare il servizio. Questa trafila non è scontata: non tutti i centri estivi sono favorevoli all’inclusione (purtroppo) vedendo la disabilità come un elemento di disturbo e di difficile gestione, non tutte le famiglie hanno le capacità organizzative per fare il manager dei propri figli e cercare un luogo inclusivo, trovare anche l’educatore e soprattutto poter anticipare la spesa.
Fuori dalla Valle d’Aosta esistono forme di voucher da utilizzare presso enti accreditati dove il pagamento avviene in automatico tra l’ente pubblico che eroga il voucher e l’ente che eroga il servizio accreditato per quella tipologia di servizio, perché forse ci si è resi conto che far anticipare la spesa a chi è già fragile sotto molti unti di vista, incluso economico, non funziona. Modello che comunque non è esente da problemi, perché l’accreditamento è comunque un procedimento complesso sia per l’ente accreditante che per l’accreditato, che rischia di escludere da questo accreditamento piccole realtà non strutturate, ma fortemente inclusive.
Ci aspettiamo che il settore pubblico progetti le esperienze a portata di tutti senza lasciare nessuno indietro come ha fatto per questa estate il Comune di Aosta.
Vi lasciamo qui la deliberazione del Comune di Aosta e il link al voucher di conciliazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta al quale dedicheremo uno spazio specifico analizzando anche questa misura di sostegno.
- Delibera della Giunta comunale di Aosta in merito all’organizzazione dei servizi ludico-ricreativi per l’estate 2022
- Delibera della Giunta comunale di Aosta del 2021 che impegnava 51.000 euro per l’assistenza educativa con il rapporto 1:1
- Voucher di conciliazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta
Grazie di condividere questo post con i tuoi conoscenti o amici anche se la disabilità non è una tematica che ti tocca direttamente. Per noi è importante.