Pubblichiamo la proposta di deliberazione della Giunta regionale della Valle d’Aosta riguardante le cure domiciliari integrate e palliative da parte del Servizio Sanitario recentemente trasmessa al Consiglio Permanente degli Enti Locali (CPEL) per il parere obbligatorio previsto dalla legge. È una deliberazione importantissima e molto complessa perché arriva dopo 15 anni dall’ultima definizione da parte della Regione del modello organizzativo e una volta entrata in vigore avrà degli impatti non indifferenti sull’intera popolazione! La casa di sabbia più volte in questi anni ha scritto e sottolineato che l’ultima volta che la Regione ha disciplinato le cure domiciliari era nel 2004, ma che da allora il modo è cambiato, la società è cambiata, le esigenze e gli approcci di cura sono cambiati e occorre disciplinare in modo trasparente l’iter di accesso e di presa in carico per i vari livelli di intensità assistenziale dei pazienti, anche al fine di consentire la loro permanenza a casa che non può avvenire se le cure domiciliari non sono effettive.
Quale sistema di gestione delle cure domiciliari in futuro?
Le cure domiciliari sono organizzate in Italia sostanzialmente con uno dei seguenti modelli:
- la gestione diretta da parte del distretto dell’ASL attraverso personale dipendente, eventualmente integrato con lavoratori in regime di somministrazione assunti per il tramite delle Agenzie per il lavoro
- la gestione esternalizzata da parte del distretto dell’ASL. In questo caso la singola ASL o la Regione indicano una gara di appalto e stipulano un contratto con uno o più operatori economici che forniscono medici, infermieri, fisioterapisti, altri professionisti sanitari e operatori socio-sanitari. In alcuni casi questi operatori economici forniscono anche materiale medico-chirurgico e medicinali.
- il sistema dell’accreditamento. In questo caso la Regione individua un numero abbastanza ampio di operatori economici in grado di fornire le risorse umane ed eventualmente materiali che servono per le cure domiciliari e i singoli pazienti contattano l’operatore economico accreditato preferito che verrà rimborsato dall’ASL secondo un tariffario regionale prestabilito
Esisterebbe poi il modello dell’assistenza indiretta. In questo caso il paziente contrattualizza direttamente gli operatori e l’ASL rimborsa le spese sostenute, ma si tratta di una modalità che il legislatore statale ha cercato di ridurre al minimo negli ultimi anni
Dalla proposta di deliberazione non è chiaro se la Valle d’Aosta voglia andare verso un sistema di accreditamento dei privati per la gestione delle cure domiciliari come avviene già e spesso con molte criticità presso le altre Regioni oppure è solo un’opzione da aggiungere alle cure gestire direttamente o tramite esternalizzazioni dall’USL.
Quale confronto e dibattito in Valle d’Aosta su un tema così importante?
Ci chiediamo se ci sarà un momento di confronto su questo importante documento che cita più volte anche le organizzazioni di volontariato quali soggetti da coinvolgere nelle cure domiciliari di tipo sanitario? Ci chiediamo perché un documento così importante che ridisegna la presa in carico delle persone non autosufficienti e in situazioni di fragilità passi praticamente inosservato? Tutti prima o poi ci troveremo a prendersi cura di una persona non autosufficiente oppure noi stessi ne avremo bisogno e come questo avverrà ci deve interessare. Sarà possibile avere questa assistenza a casa oppure se è oneroso in termini economici e organizzativi si verrà trasferiti in una struttura oppure ancora una volta ci sarà il caregiver a prendersi il carico di tutto o quasi. Ci sono tante domande e su questo argomento torneremo presto a scrivere.
Vi lasciamo il link al sito del Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta dov’è pubblicata la proposta di deliberazione sulle cure domiciliari integrate e cure domiciliari palliative quale il CPEL ha dato il proprio parere positivo.
Chi volesse confrontarsi con l’Associazione La casa di sabbia sull’assistenza domiciliare in Valle d’Aosta può commentare questo posti, scriverci un messaggio tramite la pagina contatti oppure chiamare.
Seguiteci su Facebook per aggiornamenti: