È quasi Natale, tempo di sorprese e giochi per bambini. Quale momento migliore per pensare a tutti quei bambini che, affetti da disabilità gravi, rischiano di non trovare sotto l’albero giochi adatti alle loro esigenze?
Il gioco rappresenta, per tutti i bambini, un canale privilegiato per esplorare il mondo esterno, instaurare relazioni interpersonali, sviluppare abilità motorie e cognitive, per sperimentare ruoli, per scoprire la propria creatività. Spesso, però, per i bambini disabili il gioco è inteso esclusivamente in ottica terapeutica e non ludica. I pochi giochi destinati ai piccoli con disabilità, oltretutto, hanno prezzi esorbitanti.
L’obiettivo della nostra iniziativa che abbiamo denominato “Gioco anche io” è quello di offrire alle famiglie la possibilità di far divertire i loro bambini in una prospettiva di inclusione e di normalità. L’idea è, quindi, quella di adattare, alle esigenze dei bambini disabili, giochi disponibili sul mercato, ad esempio, introducendo meccanismi radiocomandati che attraverso un utilizzo semplificato di pulsanti possano attivare effetti sonori o luminosi. Una volta costruiti, i giochi verranno messi gratuitamente a disposizione delle famiglie e verrà attivata una rete di scambio e distribuzione, in collaborazione con biblioteche e servizi socio-sanitari della regione.
Gioco anch’io
Il progetto muove i primi passi attraverso la mobilitazione di singole competenze e professionalità (in particolare, quella dell’ing. Cristina D’Arienzo, responsabile tecnico del progetto comunale di SaintVincent “BiblIoT – robotica in biblioteca”) e grazie alla collaborazione con l’Istituzione scolastica di istruzione liceale tecnica e professionale (ISILTP) di Verrès, che ha messo a disposizione la creatività, l’energia e le competenze dei suoi ragazzi della classe V indirizzo elettronico – elettrotecnico e degli insegnanti.
Alla nostra iniziativa sta collaborando anche la Biblioteca comunale di Saint-Vincent che, al momento, si è resa disponibile a darci lo spazio per esporre i primi giocattoli. E nostra intenzione anche formalizzare nel futuro una collaborazione più duratura, nel caso in cui si riesca a realizzare un buon numero di giocattoli, per creare anche uno spazio di scambio.
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