Pochi giorni fa, grazie all’assistenza legale che La casa di sabbia fornisce gratuitamente, una famiglia è riuscita ad ottenere 30 ore di assistenza infermieristica settimanale che stava chiedendo all’ASL da più di un anno.Per farlo siamo dovuti ricorrere al giudice, come spesso succede in questi casi.Queste cause sono particolarmente difficili per le famiglie, perché gli avvocati non si fanno scrupoli ad utilizzare tutti i mezzi per difendere l’operato delle aziende sanitarie. Anche in questo caso, nelle proprie difese, l’ASL ha sostenuto che l’assistenza ad oggi fornita dall’azienda ai ricorrenti risulta sufficiente ai bisogni del minore nonché coerente con gli strumenti normativi e regolamentari previsti, che risultano essere stati, tutti, pienamente implementati.
LAazienda ha aggiunto anche che la richiesta di erogazione del servizio infermieristico per un congruo numero di ore settimanali “aveva, quindi, in realtà ed in verità, sostanzialmente lo scopo di supporto alla madre del piccolo, che aveva intenzione di riprendere il lavoro e dedicarsi all’altro figlio e quindi in funzione di alleggerimento”.
Quindi voler riprendere a lavorare o dedicarsi ai fratelli per il nostro servizio sanitario nazionale è considerato qualcosa di molto simile ad un capriccio.
Per fortuna il giudice ha respinto queste tesi e ha chiaramente affermato che la volontà della madre del minore di voler riprendere a lavorare e di voler occuparsi in modo più presente anche dell’altro figlio non è affatto espressione di “evasione” o di voler “alleggerirsi” da indiscusse gravose incombenze. Le ore di assistenza infermieristica domiciliare sono funzionali alla migliore cura del minore e il supporto così fornito ai suoi genitori è prezioso anche nella misura in cui permette loro di potersi dedicare in modo meno gravoso (ammesso che si possa discutere di una scala di livello di gravosità in tale situazione), per il resto del tempo (a fronte delle 30 ore settimanali, ve ne restano ben 138 a settimana), al minore stesso.
Ringraziamo l’avv. Sacha Bionaz del foro di Ivrea per averci supportato in questa causa.
Lasciamo il link alla descrizione dell’assistenza legale che l’associazione La casa di sabbia fornisce gratuitamente alle famiglie.