Succede in Piemonte…
Marco e Gaia saranno al centro estivo come tutti gli altri bambini!
Quando il Comune ha comunicato alle famiglie che per i loro figli, con disabilità grave certificata, il centro estivo sarebbe stato possibile solo con orario ridotto e per un numero limitato di settimane, le famiglie hanno deciso di non starci. E noi siamo grati a loro: perché un cambiamento concreto diventa possibile solo quando almeno una famiglia sceglie di opporsi a un trattamento discriminatorio.
Abbiamo preparato per loro una diffida, fondata sulla Legge 67/2006 contro le discriminazioni verso le persone con disabilità e sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, chiedendo che i bambini venissero accolti alle stesse condizioni degli altri.
Perché è un loro diritto. E quando serve, si va anche davanti a un giudice.
Il Comune ha fatto marcia indietro, ritirando la previsione iniziale e confermando che Marco e Gaia parteciperanno al centro estivo senza alcuna limitazione. Una grande soddisfazione per chi non si è arreso all’ingiustizia.
Ai genitori diciamo: non accettate trattamenti discriminatori. Reclamate ciò che spetta a vostro figlio. Non siete soli. Ma sappiamo anche che questa estate tanti altri bambini resteranno esclusi dai centri estivi.
Perché c’è troppa poca cultura dell’inclusione, e ancora troppa disuguaglianza nell’accesso ai diritti.
Continuiamo a lottare per una società che non lasci indietro nessuno.