Tribunale per i Minorenni e la storia di Hervé

Con questa pagina condividiamo con voi la nostra vicenda di noi genitori di Hervé con il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Hervé è nato ad Aosta il 7 novembre 2014 con una malattia rara, altamente invalidante ad oggi ancora non diagnosticata e per le quali non esistono attualmente cure.

Nell’autunno del 2019, più precisamente il 1° ottobre, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta ha dato ad un avvocato l’incarico di predisporre un esposto alla Procura per i Minorenni sollecitandola a proporre un ricorso al Tribunale per far adottare dei provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale.

In particolare si chiedevano dei provvedimenti ai sensi dell’art. 333 del Codice civile. Questa norma di legge attribuisce al Tribunale per i minorenni la facoltà di adottare “provvedimenti convenienti” quanto la condotta di uno o entrambi i genitori “appare pregiudizievole al figlio”.

L’esposto dell’allora Commissario straordinario (oggi Direttore generale) Angelo Pescarmona sollecitava la Procura a chiedere questi provvedimenti limitativi della nostra responsabilità genitoriale per sottoporre Hervé ai trattamenti sanitari urgenti e non procrastinabili.

Questo esposto è giunto alla Procura per i Minorenni pochi giorni dopo una segnalazione fatta dalla pediatra di Hervé che la Procura per i Minorenni ha inoltrato al Giudice tutelare presso il Tribunale di Aosta in quanto ai sensi della legge 119/2017 l’autorizzazione dei trattamenti sanitari è di competenza di questo giudice e non del Tribunale per i minorenni.

La vicenda è stata complessa e ha visto coinvolti sia il Giudice tutelare di Aosta (al quale la Procura per i Minorenni a seguito della segnalazione della pediatra ha inizialmente trasmesso la segnalazione) e poi il Tribunale per i Minorenni (al quale la Procura, senza aspettare l’esito dell’udienza presso il Giudice tutelare di Aosta, ha presentato un ricorso al Tribunale per i minorenni).

Il Tribunale per i Minorenni dopo aver ricevuto il ricorso della Procura basato sostanzialmente sull’esposto dell’Azienda USL (molto forte, anzi fortissimo che metteva in dubbio le nostre capacità genitoriali, ma senza che questo avesse il riscontro nei documenti e senza nessun parere di personale sanitario in servizio presso l’Azienda) ci ha sospeso immediatamente la responsabilità genitoriale. Tutto questo è avvenuto senza sentirci e senza verificare quanto denunciato dal Commissario, nominando il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta quale tutore di Hervé e un curatore speciale.

L’Azienda Usl della Valle d’Aosta è stata smentita ed è successo pochi giorni dopo che ci è stata tolta la responsabilità genitoriale grazie al primario di pediatria dell’ospedale di Aosta e case manager di Hervé e dal funzionario della Regione addetto alla tutela. Dalla documentazione nessuno ha mai messo in dubbio le capacità genitoriali ed era evidente come le condizioni di salute di Hervé fossero stabili e da nessuna parte c’è mai stato da parte nostra un rifiuto a trattamenti sanitari che in ogni caso non hanno mai rivestito il carattere di urgenza.

Siamo stati sentiti dal Giudice del Tribunale per i minorenni a Torino il 4 novembre 2019 e pochi giorni dopo abbiamo riavuto la responsabilità genitoriale. Il procedimento si è chiuso definitivamente ad aprile 2020 con la notifica del decreto definitivo il 26 maggio.

Il decreto definitivo si chiudeva con “non luogo a provvedere” (archiviazione). Il Giudice ha scritto che non ci sono dubbi sulle capacità genitoriali, sulla dedizione e sulla cura nei confronti di Hervé, ma invece “nascono i dubbi a proposito della segnalazione relativa alla loro inadeguatezza basata su critiche che non hanno trovato nessun riscontro”.

Il procedimento presso il Tribunale per i Minorenni ci è costato circa 9.000 euro di spese legali. Questa spesa abbiamo dovuto sostenerla come famiglia, anche se a chiamarci in causa è stato lo Stato, per il tramite di un sostituto procuratore della Repubblica, in maniera molto simile a quanto si fa nel processo penale. Questo tipo di processo (chiamato tecnicamente di volontaria giurisdizione) non prevede tecnicamente una parte vittoriosa ed una parte soccombente, ma si svolge nell’esclusivo interesse del bambino e chiunque vi prenda parte sostiene le proprie spese legali.

La recentissima legge di Bilancio 2021 ha istituito il Fondo per il rimborso delle spese legali agli imputati assolti con il quale lo Stato riconoscerà fino agli imputati  assolti con “formula piena” un rimborso delle spese legali fino a 10.500 euro.

Noi crediamo che un indennizzo spetti anche ai genitori che incolpevolmente sono stati trascinati davanti al giudice minorile per presunte incapacità ad essere genitori e che ne sono usciti completamente “puliti”, ma che hanno dovuto sostenere ingenti spese legali.

Riteniamo che tutto ciò sia profondamente ingiusto ed è il motivo per il quale abbiamo deciso di lanciare una petizione su change.org (che poi trasmetteremo anche formalmente al Parlamento secondo quanto stabilito dai regolamenti) per sensibilizzare i decisori politici a prevedere, anche in questi casi, un indennizzo.

Ciò che ti chiediamo è semplicemente la tua firma a sostegno di tutti i genitori che si troveranno  a dover subire un processo presso il Tribunale per i minorenni.

Agnieszka e Patrick, genitori di Hervé e di i Anaïs.

Clicca qui per sottoscrivere la petizione.

Siamo genitori di Hervé e di Anaïs, con il sostegno di alcuni amici abbiamo fondato l’Associazione La casa di sabbia Onlus nell’ottobre 2017 per rendere le vite delle famiglie con bambini disabili gravi più consapevoli e indipendenti; lo facciamo aggiungendo alcuni “granelli di sabbia”: difendendo i diritti dei bambini, sostenendo i genitori e donando opportunità ai fratelli. Ogni granello è importante per continuare a vivere dopo un evento traumatico, come la scoperta della disabilità del proprio figlio

Qui è possibile leggere la storia di Hervé e le sue battaglie legali per la giusta assistenza a casa e a scuola.

Qui è possibile leggere come l’associazione sostiene le famiglie: cosa fa La casa di sabbia Onlus.

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